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Lesioni cerebrali

Una lesione cerebrale può essere causata da un trauma esterno o da un danno interno. Il cervello è uno degli oggetti più complessi nell’universo e ci affidiamo alla sperimentazione sugli animali per comprendere meglio il modo in cui prevenire danni al cervello e per ripararlo dopo una lesione.

Trauma cranico
Ictus
Tumori cerebrali
Bibliografia

Trauma cranico

Un trauma cranico è causato normalmente da un colpo alla testa, per esempio a seguito di un incidente o dopo una caduta. Durante questi eventi, il cervello colpisce il cranio e danneggia i vasi sanguigni. Un’emorragia interna può portare a una grave riduzione di ossigeno ad alcune parti del cervello e un aumento della pressione può causare danni significativi. Diversi trattamenti (cellule staminali, farmaci calcio-antagonisti, anti-infiammatori, estrogeni, terapie ferrochelanti) hanno mostrato risultati positivi in modelli animali di emorragia intracerebraleANCHOR.

Alcuni modelli animali sono utilizzati per comprendere quali possano essere le tecniche migliori dopo un trauma cranico. Terapie acute come l’ipotermia terapeutica, in cui viene abbassata la temperatura corporea del paziente, o l’uso di ipertensivi hanno dato evidenza di ridurre il danno cerebrale in alcuni modelli animali. Anche alcune terapie di riabilitazione, come la dieta chetogenica, l’esercizio fisico e la stimolazione sensoriale hanno mostrato la loro validità in studi controllati con animaliANCHOR.

Una ricerca pubblicata nel 2011 ha fatto luce sul modo in cui il picchio sa evitare i traumi cranici, pur martellando gli alberi con una frequenza di centinaia di colpi al minuto. Questi uccelli subiscono forze di oltre 1000 g (in confronto, gli astronauti durante il lancio di uno shuttle subiscono una forza di 3g), tuttavia non riportano danni. Scansioni a tomografia computerizzata hanno evidenziato nel picchio la presenza di sezioni di osso spugnoso nel cranio e ossa del becco di diversa lunghezza, fattori che aiutano a prevenire un danneggiamento a seguito dei colpi. Questa struttura, disegnata dalla natura, potrebbe aiutare a studiare caschi più protettivi per chi è a rischio di trauma cranicoANCHOR.

Ictus

Gli ictus sono causati da trombi che impediscono all’ossigeno di raggiungere alcune parti del cervello. Possono essere fatali, e possono verificarsi senza preavviso. È possibile visitare la nostra pagina sull'ictus per avere più dettagli sul modo in cui la sperimentazione animale sta aiutando a curare e comprendere gli effetti degli ictus.

Tumori al cervello

Il tumore al cervello è particolarmente pericoloso, perché non può essere visto dall’esterno e la natura compatta del cranio fa sì che la crescita del tumore possa esercitare una pressione significativa sull’organo. La forma di tumore cerebrale più comune e più letale è il glioblastoma, con un tempo di sopravvivenza mediano di 14 mesi anche dopo un trattamentoANCHOR. Nel 2009, alcuni scienziati hanno messo a punto nei topi un migliore modello di glioblastoma, che mostrava le stesse caratteristiche e strutture del disturbo umanoANCHOR. Questo modello migliorerà la capacità dei ricercatori di studiare possibili cure per questo killer silenzioso.

Il cervello è protetto da una barriera che lo difende dalla possibile infezione di batteri o virus presenti nel sangue. Tuttavia, questa barriera rende anche difficile l’azione dei farmaci studiati per colpire i tumori cerebrali. Per aggirare questo ostacolo, alcuni ricercatori hanno sviluppato nei ratti una tecnica che utilizza ultrasuoni per rompere in modo temporaneo la barriera. Combinato con nanoparticelle magnetiche che contengono il farmaco, un campo magnetico può essere usato per indirizzare la sostanza al tumore cerebraleANCHOR.

Gli scienziati hanno anche utilizzato virus in grado di eliminare il tumore per affrontare il tumore cerebrale nei topiANCHOR. Per fare in modo che i virus non fossero attaccati dal sistema immunitario, sono stati nascosti all’interno di cellule staminali neurali. Queste cellule si spostano spontaneamente verso i tumori, dove i virus sono rilasciati e possono uccidere le cellule cancerogene.


References

  1. http://www.camarades.info/index_files/Frantzias_2011.pdf
  2. http://www.abiebr.com/module/19-traumatic-brain-injury-and-animal-research
  3. Wang L, Cheung JT-M, Pu F, Li D, Zhang M, et al. (2011) Why Do Woodpeckers Resist Head Impact Injury: A Biomechanical Investigation. PLoS ONE 6(10): e26490. doi: 10.1371/journal.pone.0026490
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  6. Liu HL et al. (2010) Magnetic resonance monitoring of focused ultrasound/magnetic nanoparticle targeting delivery of therapeutic agents to the brain. Proc Natl Acad Sci USA 107:15205–15210. doi: 10.1073/pnas.1003388107
  7. Ahmed AU et al. (2011) Neural Stem Cell-based Cell Carriers Enhance Therapeutic Efficacy of an Oncolytic Adenovirus in an Orthotopic Mouse Model of Human Glioblastoma. Molecular Therapy 19(9):1714–26. doi:10.1038/mt.2011.100


Last edited: 17 September 2014 09:40

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